Ho provato a pagare con la carta in un bar...

Tutto è iniziato con un semplice caffè. Entro in un bar di un paesino di provincia, ordino un espresso e quando arriva il momento di pagare, tiro fuori la carta.

Il barista mi guarda come se avessi appena chiesto di saldare il conto in Bitcoin. Dietro di me, un vecchietto scuote la testa con disapprovazione. “Eh, ‘sti giovani… sempre con ‘sta plastica.”

Provo a insistere: "Ma c’è il POS, no?" Il barista sorride con compassione: "Eh… funziona quando vuole."

A quel punto parte il dibattito intergenerazionale. Un signore al bancone racconta di come “una volta si pagava in contanti e nessuno si lamentava”, mentre un ragazzo poco più grande di me cerca disperatamente un bancomat nelle vicinanze.

Alla fine, un anziano signore mi salva con un gesto da vero padrino: tira fuori un euro, me lo passa e dice "Dai, offro io. Ma la prossima volta, portati i contanti, che qui siamo in Italia."

E niente, ho imparato la lezione: mai sottovalutare la sacralità del contante nei piccoli bar di paese.